Attack on Titan spiegato – La storia completa dei Giganti
Storytelling Film e TV, FumettiOggi parleremo dell’ambientazione di L’attacco dei giganti (“Shingeki no kyojin”, Attack on Titan), manga e anime dark fantasy e post apocalittico. L’opera ha riscosso un enorme successo commerciale e di critica, vincendo diversi premi (come il Premio Kodansha per i manga nella categoria miglior manga per ragazzi) e dando origine a videogiochi, manga spin off, quattro film anime e un film live action.
La storia è ambientata in un medioevo alternativo che vede la popolazione umana vivere asserragliata all’interno di una serie di tre mura concentriche (Wall Maria, Wall Rose e Wall Sheena), per difendersi da enormi Giganti (o Titani) che si nutrono delle persone.
Il protagonista Eren Jaeger, dopo avere visto sua madre divorata da uno di essi e mosso da un incontenibile desiderio di libertà, si arruola con i suoi amici Mikasa Ackermann e Armin Arlert nel 104º Corpo di Addestramento Reclute, un gruppo militare che combatte i Giganti mediante uno speciale movimento in aria prodotto da apparecchiature di taglio steampunk.
Eren e i suoi compagni devono raggiungere la sua casa natia per trovare informazioni che spiegano la vera natura di quel mondo e combattere, oltre ai Giganti, diversi personaggi in grado come Jaeger di trasformarsi in particolari tipi di Titani.
La serie, oltre a esaltanti scene d’azione e a una minuziosa caratterizzazione dei personaggi, offre molte riflessioni sulla natura autodistruttiva dell’uomo – della quale i Giganti possono essere visti come una metafora – sulla guerra, sul razzismo ma anche sul desiderio dell’uomo di riconquista della libertà, che lo porta a superare immense difficoltà.
Attack on Titan – La storia dei Giganti
Per parlare della storia dei Giganti in Attack on Titan dobbiamo risalire alle origini di questo mondo.
Quasi duemila anni prima l’inizio della saga, la giovane Ymir Fritz entrò in contatto con un’entità definita “la fonte di tutta la materia vivente”, un essere dai tratti insettoidi che le trasmise il Potere dei Giganti e il potere del Gigante Fondatore.
Da notare che nella mitologia norrena Ymir è il padre di tutti i giganti e il suo potere deriva da avere toccato Eitr, la fonte di tutta la vita: niente viene lasciato al caso in questo manga.
Ymir proveniva da una tribù che venne attaccata e schiavizzata dagli Eldiani: il re di Eldia, per punirla di un atto di ribellione, la lasciò scappare solo per darle la caccia: nella sua fuga la ragazza giunse nei pressi di un albero ciclopico sotto il quale dimorava l’anomala entità.
Non è chiaro se l’anomalia fosse anche la fonte di tutta la vita sulla Terra, ma di certo era in grado di influire notevolmente sulla vita organica circostante.
Il contatto tra Ymir e l’anomalia portò alla nascita del potere dei giganti e la connessione delle coscienze degli eldiani viventi e defunti mediante il sentiero. Secondo Zeke, l’essenza dei giganti – un corpo quasi indistruttibile e un’esistenza infinita – potrebbe essere stata influenzata dalla vulnerabilità e dalla paura di Ymir di morire. L’anomalia – che ricorda da vicino un verme lobopodiano acquatico del Cambriano noto come Hallucigenia – possiede la capacità di fare crescere a dismisura gli organismi circostanti e di sfruttare le proprietà dei singoli Giganti che sono derivati da lei, come trasformare Eldiani in Titani ai suoi comandi.
La storia dell’impero di Eldia si perde nel mito e viene elaborata in maniera profondamente diversa a seconda del popolo che la racconta. Per alcuni Ymir ottenne un potere da Dio, per altri fu il frutto di un suo patto con il Diavolo.
Con il potere del Titano derivante dalla sua fusione con l’anomalia, Ymir tornò dal re di Eldia e lo servì nella lavorazione dell’ambiente circostante, creando ponti e portando benessere alla sua gente, e sbaragliando le armate dei nemici di Eldia: Marley.
Si stima che l’impero di Eldia sterminò qualcosa come il triplo della popolazione mondiale vivente nell’anno 854.
Re Fritz la prese come concubina ed ebbe da lei tre figlie: Maria, Rose e Sheena.
Tredici anni dopo Ymir morì nel tentativo di sventare un attentato ai danni del re: questi fece divorare dalle tre figlie i resti della madre, nel tentativo di trasmettere loro il potere dei Giganti mediante l’ingerimento del midollo spinale della genitrice che ne conservava il potere.
Il monarca costrinse le figlie a riprodursi costantemente in modo da avere sempre discendenti che potessere ripetere l’opera di cannibalismo ai danni della generazione precedente, affinché Eldia rimanesse per sempre la potenza mondiale che era diventata.
Ymir quindi divenne l’incarnazione del potere completo del Titani, ben superiore a quello di tutti coloro che la seguirono. Alla sua morte il suo potere venne diviso tra quelli che divennero noti come i nove Giganti. Esso però comporta anche “la maledizione di Ymir”, ovvero – siccome lei era morta 13 anni dopo l’acquisizione del potere – la stessa sorte sarebbe toccata anche a tutti coloro in possesso del potere dei nove Giganti.
Dopo la sua morte, Ymir risiede in un mondo soprannaturale al quale confluiscono i Sentieri, nel quale essi sono visibili come scie di aurora nel cielo. Per 2.000 anni, lei rimane ancorata ai Sentieri per via dell’amore che provava per Fritz, in attesa di qualcuno che potesse liberarla da questo legame.
Sostanzialmente, quando un soggetto attiva il potere di un Gigante originale mediante il dolore fisico come un taglio alla mano e la decisione di perseguire un obiettivo – Ymir evoca il potere stesso e dalla sabbia di quel mondo crea nel nostro piano il corpo del gigante.
Il processo appare all’esterno come una saetta luminosa che dal cielo colpisce il soggetto e inizia a creare su di esso il “guscio” del Gigante a partire dalla testa.
Ymir è anche alla fonte del potere di rigenerazione che permette ai portatori di guarire persino dalle ferite più gravi: agli spettatori sembra che il processo avvenga in un attimo, ma questo avviene perché il tempo che Ymir impiega nel suo mondo è molto dilazionato rispetto al nostro.
Ymir, come detto, era la schiava del re Fritz, e per estensione della famiglia reale nata dal suo sangue, anche se si specula che a un certo punto potrebbe avere amato Fritz spontaneamente.
Perciò ella è anche la fonte del potere del Gigante Fondatore del quale il re si è servito negli eventi che andremo a narrare. i discendenti di Fritz e Ymir – in possesso di un qualche fattore genetico che permette di trasformarsi in Giganti – sono detti “soggetti di Ymir”.
Come detto, grazie al potere dei Giganti Eldia tenne sotto il suo dominio le altre nazioni del mondo, fra le quali Marley. Si ricordano le devastazioni prodotte dall’impero Eldiano, come la città di Lago distrutta in un solo giorno, la devastazione di Monte e di Valle, anche se la veridicità di queste tragedie non è accertata definitivamente.
A un certo punto nove famiglie aristocratiche Eldiane in possesso del potere dei Giganti originari iniziarono a farsi la guerra fra loro. Secondo Marley, un eroe di nome Helos manipolò le famiglie facendole combattere tra loro, in modo da vincere la Grande Guerra dei Titani e ottenere il potere di sette dei nove Titani originali. La famiglia Tybur si schierò contro il re di Eldia e al fianco dei Marleyani, ottenendo anche il Gigante Martello.
Progressivamente Marley conquistò il territorio continentale e agli Eldiani rimase solo il controllo di Paradis Island, nella quale re Fritz si rifugiò con una parte della popolazione. Nel 743 re Fritz usò il potere del Gigante Fondatore per costruire – tramite il potere di solidificazione di un certo numero di Giganti Colossali – tre serie di mura concentriche che racchiudevano i territori rimanenti a Eldia.
Re Fritz emanò un ultimatum: qualsiasi tentativo di guerra ai danni di Eldia avrebbe prodotto la liberazione dei Giganti racchiusi nelle mura che avrebbero calpestato il mondo intero. Così finì la Grande Guerra dei Titani.
Il patto di rinuncia alla guerra
Ciò che viene svelato nel corso della saga è che in realtà l’intero piano fu orchestrato da Fritz stesso, che provava pietà per la oppressa popolazione Marleyana. Giudicano i peccati della propria stirpe oltre ogni possibile redenzione, cospirò assieme alla famiglia Tybur per fare cadere il suo stesso impero, costruendo il mito dell’eroe Helos che avrebbe liberato Marley.
Il re produsse anche il giuramento di rinuncia alla guerra che avrebbe impedito agli Eldiani di difendersi da eventuali tentativi di invasione da parte del mondo esterno.
Fritz non aveva nessuna intenzione di evocare davvero “il boato della Terra”, perciò con il potere del Gigante Fondatore cancellò la memoria degli abitanti di Paradis Island del mondo esterno, facendo loro credere che l’umanità del mondo esterno fosse del tutto estinta.
Inoltre vincolò i suoi discendenti – coloro che potevano ereditare e sfruttare appieno il potere del Gigante Fondatore – alla sua stessa ideologia, tramite l’eredità dei suoi ricordi. Il Culto delle Mura conservò consapevolezza della reale natura delle mura e promosse credenze religiose volte a dissuadere la popolazione dal compiere lavori su di esse.
Nel frattempo Marley assunse sempre più le caratteristiche di uno stato militarizzato di stampo fascista. La famiglia Tybur si accontentò di osservare gli eventi dietro le quinte, mentre gli Eldiani rimasti sul continente divennero vittime di crudele persecuzioni. Vennero internati in distretti a loro dedicati e costretti a muoversi con fasce al braccio affinché le altre etnie potessero riconoscerli a vista e prenderne le distanze.
Vi ricorda qualcosa?
Se da un lato gli Eldiani erano odiati in quanto “discendenti del demonio” e della stirpe dannata che aveva devastato il mondo, da un altro – in maniera piuttosto ipocrita – Marley si servì del potere dei Giganti che solo i soggetti di Ymir potevano ospitare, per condurre una aggressiva politica espansionistica ai danni delle altre nazioni.
Allo stesso tempo, Marley si preoccupò di impedire che gli Eldiani di Paradis Island potessero lasciare l’isola riversando periodicamente su di essa orde di Giganti Puri, ovvero di Eldiani rei di vari crimini trasformati contro la propria volontà in mostri cannibali di dimensioni innaturali.
Quindi da un lato Marley teneva sotto scacco gli Eldiani del continente con la minaccia di “mandare in Paradiso” coloro che osavano ribellarsi, dall’altro si serviva di una apposita “unità di guerrieri” – giovani Marleyani onorari cresciuti sotto le armi per ospitare uno dei sette Giganti originali in loro possesso – come forza armata di conquista.
I Giganti di Aot
I giganti originali in possesso di Marley e i relativi ospiti a inizio storia quindi sono:
- il Gigante Martello, capace di creare qualsiasi arma dai materiali del terreno, in possesso della sorella di Willy Tybur
- il Gigante Bestia, specializzato nel lanciare proiettili da grande distanza: in possesso prima di Tom Ksaver e poi di Zeke Jaeger
- il Gigante Corazzato, dotato di grande forza fisica e di una epidermide corazzata, in possesso di Reiner Braun
- il Gigante Femmina, molto veloce e capace di indurire parti del corpo, in possesso di Annie Leonhart
- il Gigante Colossale, alto oltre 60 metri e sprigionante vapore ustionante, in possesso di Bertholdt Hoover
- il Gigante Mascella, molto agile e feroce e dalla dentatura capace di rompere qualsiasi cosa, in possesso di Marcel Gailiard
- il Gigante Carro, adatto per trasportare oggetti e armi e che si muove quadrupede, in possesso di Pieck Finger
Per impossessarsi delle risorse naturali di Eldia e soprattutto del Gigante Fondatore, Marley mise a punto un’operazione che prevedeva lo sfondamento delle mura da parte del Gigante Corazzato e del Gigante Colossale e la relativa infiltrazione degli agenti di Marley tra la popolazione del luogo. Durante il percorso però Marcel Gaillard viene divorato da una ragazza di nome Ymir nella forma di Gigante Puro, che ottiene così il potere del Gigante Mascella e torna alla sua forma umana.
Le fasi iniziali del piano riescono e i Giganti penetrano nel distretto di Shiganshina: il Gigante Sorridente divora Carla, la madre del protagonista Eren Jaeger, dando inizio agli eventi della storia. Approfittando della confusione, Reiner, Annie e Bertold si spacciano per nativi del luogo ed entrano nel Corpo di ricerca assieme a Eren, Mikasa, Armin, Ymir e ad altri personaggi della storia.
Per parlare più nel dettaglio di Eren dobbiamo prima introdurre suo padre: Grisha Jaeger.
Grisha Jaeger era uno degli internati eldiani del distretto di Liberio: da giovane uscì dal distretto di internamento e un crudele ufficiale di Marley, per punirlo, fece divorare viva la sua sorellina dai cani. A differenza dei suoi genitori – sudditi completamente sottomessi e fedeli a Marley – in lui crebbe la fiamma della vendetta. Da grande divenne un medico e si unì ai restaurazionisti di Elda, un gruppo di ribelli che confutava la Storia ufficiale.
Grisha si sposò con Dana Fritz, l’ultima esponente della famiglia monastica rimasta sul continente, e insieme generarono Zeke.
Grisha e la moglie erano completamente assorti dalla loro causa e trattarono il bambino come uno strumento per i loro piani rivoluzionari: un eldiano con sangue reale nelle vene avrebbe potuto infiltrarsi nell’Unità Guerrieri di Marley, ottenere il potere di un Gigante originale e in seguito il potere del Gigante Fondatore, che richiede appunto il sangue reale per funzionare pienamente.
Il piccolo Zeke, per salvare almeno se stesso e i nonni, denunciò i genitori a Marley: questi vennero portati su Paradis Island, e Dina venne trasformata nel Gigante Sorridente.
Prima che Grisha potesse subire un fato simile un Marleyano di nome Eren Kruger intervenne trasformandosi nel Gigante d’attacco e sterminando le truppe presenti.
Kruger era un infiltrato Eldiano nell’esercito di Marley che forniva da tempo informazioni ai ribelli dietro l’alias del Gufo: essendo giunto alla fine della sua vita naturale di portatore di Gigante decise di passare il Gigante d’Attacco a Grisha per permettergli di salvare la sua specie.
Jaeger raggiunge quindi le mura e viene integrato in città come medico, guadagnandosi negli anni la reputazione di bravo medico avendo contribuito ad arginare un’epidemia. Dalla sua unione con Carla nasce il loro figlio Eren.
Quando inizia l’invasione dei Giganti Grisha si reca alla cappella nella quale la famiglia di Rod Reis – la vera linea di sangue reale dell’isola, a dispetto dell’impostore posto sul trono – era riunita a pregare, e implora il loro aiuto per fermare i giganti e salvare la sua famiglia.
Frieda Reiss – la portatrice del potere del Gigante Fondatore – però è soggetta al giuramento di rinuncia alla guerra, come suo nonno e suo zio prima di lei – e non intende prendere posizione. Grisha allora si trasforma nel Gigante d’attacco, divora Frieda per ottenere il suo potere e stermina gran parte della famiglia Reiss. Si salvano solo Rod Reis stesso e la sua figlia illegittima Historia, che viveva altrove sotto falso nome.
Come viene mostrato in seguito, questa reazione di Grisha era stata fomentata dall’influenza dello stesso Eren del futuro il quale, cavalcando a ritroso nel tempo i ricordi del padre, si era assicurato che portasse avanti lo sterminio in modo da fare andare gli eventi come aveva visto nel futuro, grazie al potere del Gigante d’attacco.
Grisha dunque raggiunge Eren e dandogli solo sparute informazioni lo esorta a tornare nella sua casa natia per accedere alla stanza sotterranea nella quale sono celati importanti segreti sul mondo nel quale vivono. Poi lo trasforma in Gigante puro e si lascia divorare da lui, trasmettendogli sia il potere del Gigante d’Attacco che quello del Gigante Fondatore.
Cinque anni dopo Eren e i suoi compagni – arruolati nel 104º Corpo di Addestramento Reclute – assistono a un nuovo sfondamento da parte dei Giganti stavolta ai danni del distretto di Trost. Questa volta però i giganti vengono respinti anche grazie a Eren che attiva involontariamente il potere del Gigante d’Attacco.
Il corpo di ricerca quindi viene incaricato di studiare la natura di Eren e di raggiungere la stanza sotterranea della sua casa a Shiganshina. Il percorso è pieno di morti siccome i personaggi vengono attaccati dal Gigante Femmina (Annie) e poi dal Gigante Corazzato (Bertold) e dal Gigante Colossale (Bertold), incaricati di recuperare il potere del Gigante Fondatore racchiuso in Eren.
Nel frattempo Rod Reis ordisce il rapimento di sua figlia Historia e di Eren siccome pianifica di fare divorare il secondo dalla prima per trasmettere a lei il potere del Gigante Fondatore. L’esercito compie un colpo di stato destituendo il re impostore allo scopo di mettere a capo del regno la legittima regina, Historia Reiss.
Giunti a Shiganshina i protagonisti vengono attaccati dal Gigante Corazzato, dal Gigante Colossale e dal Gigante Bestia, il quale ha fatto trasformare gli abitanti del villaggio di Ragako in Titani Puri ai suoi ordini. Il risultato della battaglia è una carneficina che porta alla brutale uccisione di un gran numero di soldati, all’ottenimento da parte di Armin del potere del Gigante Colossale e al ritrovamento dei diari di Grisha che spiegano la storia sopra esposta.
Zeke Jaeger però ha dei piani tutti suoi. Convinto che l’esistenza degli Eldiani sia presupposto stesso di quel mondo infernale, intende servirsi del potere del gigante fondatore del suo fratellastro Eren per sterilizzare la popolazione di Eldia, in modo che non nascano più Soggetti di Ymir.
Nei quattro anni successivi, all’interno delle mura di Paradis Island – ora modernizzata in seguito all’arrivo di alcuni Marleyani – nasce quindi un conflitto tra coloro che venerano Eren come il messia del rinato impero di Eldia – gli Jaegeristi – e coloro che non intendono permettere ai due fratelli di agire liberamente. Marley intanto – per reagire a un attacco portato dagli Eldiani sul suo territorio, che ha portato a numerose vittime e al furto del Gigante Martello, lancia un vero e proprio attacco sull’isola per chiudere i conti con i loro nemici una volta per tutte.
Nel corso dello scontro Marley e i Giganti a essa affiliati (Gigante Carro, Gigante Mascella, Gigante Corazzato) cercano di impedire a Eren e Zeke di toccarsi. Eren viene decapitato da un colpo sparato dall’esercito, ma la sua testa tocca ugualmente la mano del fratellastro avviando il risveglio del potere del Gigante Fondatore.
Nel mondo astrale nel quale i sentieri si riuniscono, Zeke cerca di comandare a Ymir di rendere tutti gli Eldiani sterili: tuttavia Eren la esorta a non essere più una schiava e il giovane attiva il Boato della terra, risvegliando tutti i Giganti Colossali contenuti nelle tre cinta di mura e spedendoli a sterminare tutta l’umanità a eccezione degli abitanti di Paradis.
Questo porta a un alleanza tra i protagonisti di Paradis e i loro ex-nemici di Marley che li spinge a lanciare un attacco su Eren, il Gigante Fondatore, nel tentativo di arrestare il massacro indiscriminato.
Spiegazione dei Giganti di AoT – La storia dei Giganti di Attack On Titan
I Giganti puri sono degli esseri umanoidi di fattezze maschili alti dai due ai quindici metri e oltre.
Il loro unico istinto è quello di cacciare e divorare gli esseri umani, tralasciando piante e animali: questo istinto prevale su qualsiasi ogni altro imperativo biologico, anche sulla loro autoconservazione. Esistono comunque esemplari detti anomali che compiono azioni diverse dagli altri giganti, come parlare.
Probabilmente il loro estinguibile istinto a divorare gli umani è dettato dal desiderio inconscio di riacquisire la loro perduta umanità. Un Titano puro che divora un portatore di un Gigante originale non solo ne acquisisce il potere, ma ottiene anche la capacità di switchare a piacere tra la forma umana di partenza e quella del Titano speciale acquisito.
Si muovono in maniera scomposta e grottesca, in genere hanno espressioni gaudenti dipinte sul viso. La loro anatomia è generalmente grottesca e non presentano né un tratto digestivo né organi sessuali. Difatti non sono in grado di digerire gli umani che mangiano e si limitano a rigurgitarli dopo averli fatti a pezzi.
Gran parte dei Giganti agisce soltanto di giorno siccome è alimentata dall’energia solare, e dopo il tramonto iniziano a spegnersi. Esistono comunque nuovi tipi di Giganti che si alimentano con la luce lunare, che altro non è che la luce del Sole riflessa dal satellite.
Sappiamo che il loro peso non è commisurato alla stazza, pertanto i loro arti pesano molto meno di quanto non dovrebbero in relazione alle dimensioni. Inoltre dalle loro ferite fuoriesce del vapore, come a dire che quella sia la loro vera essenza.
I giganti sono in grado di rigenerare in breve tempo ogni genere di ferita, a meno che non vengano feriti in un’area alla base del collo di dimensione un metro per dieci centimetri. Per sortire tale effetto è necessario servirsi di speciali lame in acciaio ultra rinforzato create in altiforni, tanto affilate da tagliare anche gli arti di quei mostri.
I soggetti che hanno il potere dei nove titani originali in pratica è come se creino un guscio attorno al proprio corpo con le caratteristiche del gigante in questione, il cui aspetto esteriore di ciascun gigante cambia leggermente a seconda del portatore: il corpo umano rimane quindi immerso nel gigante sempre dentro la nuca (a eccezione del Gigante Martello che è collegato da un cordone all’ospite).
Il portatore rimane immerso nel guscio e collegato da una sorta di filamenti attorno agli occhi. Il soggetto che ospita uno dei nove giganti può ricostruire persino gli arti che gli vengono sottratti, e può a qualche livello indurire il corpo del gigante almeno in certe parti. Un gigante di sangue reale può accedere a poteri particolari, ad esempio Zeke può usare un urlo che controlla i giganti nati dal suo fluido spinale.
Se il portatore di un Gigante originale muore dopo tredici anni dall’acquisizione del potere prima che qualcuno lo divori, il potere viene trasferito in maniera casuale a un bambino di Eldia nato da quel momento in poi in maniera casuale. Tutti gli Eldiani infatti sono legati da una sorta di sentieri che li connettono al Gigante Fondatore, la Coordinata. Ciò comporta che i membri di tale etnia possano accedere a ricordi passati di altre persone o che devono ancora essere formulati.
Chi detiene il potere del gigante fondatore può anche modificare i ricordi degli appartenenti al popolo di Elda, almeno entro una certa distanza, e percepire il tempo in maniera non lineare. I membri della famiglia reale che ereditano il potere dei Gigante Fondatore però cadono vittima del giuramento di pace di Re Fritz – come è visibile dai loro occhi – che impedisce loro di servirsi di tale potere per annientare i giganti e rendere libera l’umanità dentro le mura. Per il primo re infatti quella era una condizione di vera pace, siccome la minaccia dei giganti si interponeva tra gli eldiani di Paradis e il resto del mondo evitando la mutua distruzione.
Per poter in qualche modo contrastare gli attacchi dei giganti, gli Eldiani di Paradis hanno messo a punto le apparecchiature per il movimento tridimensionale. Si tratta di un sistema di ganci eiettabili da indossare alimentato da un gas speciale che permettono agli utilizzatori di sollevarsi a grandi altezze sfruttando le strutture circostanti, al fine di raggiungere i giganti e colpirli alla base della nuca.
I membri del corpo di ricerca sono equipaggiati infatti con una serie di lame tanto affilate da tagliare gli arti dei giganti, ma che devono essere sostituite mano a mano che si smussano o rompono con l’uso.
Tra i più valenti combattenti del corpo vi sono Levi e Mikasa Ackermann, che appunto appartengono alla famiglia Ackermann.
Si tratta di un clan di guerrieri nato in origine per proteggere il re di Eldia ma che vennero perseguitati per avere rifiutato l’ideologia di Fritz. Questi guerrieri biologicamente superiori alla media umani vennero quasi sterminati siccome – come il clan asiatico – erano immuni alla manipolazione dei ricordi. La nuova generazione rimanente quindi venne cresciuta senza la conoscenza del mondo fuori dalle mura. La purga continuò costringendo molti di essi a rifugiarsi nella lercia città sotterranea. Kenny Ackermann riuscì a convincere Uri Reiss, il re del tempo, a cessare le persecuzioni, e prese con sé il figlio di sua sorella minore, Levi, fornendogli le basi del combattimento che gli sarebbero servite da adulto.
Gli Ackermann infatti subiscono un momento di risveglio che porta loro ad attivare doti fisiche superiori alla media umana: secondo Eren essi formano un vincolo con un membro di sangue reale che li costringe a difenderlo, e la resistenza della personalità originale all’obbligo imposto si manifesta come mal di testa.