Venom – La Storia dei Simbionti Marvel
Storytelling Fumetti, LovecraftBen ritrovati, miei cari web-amici, a un nuovo episodio de Il mondo dei fumetti spiegati, la rubrica che svela nel dettaglio i retroscena delle fantastiche ambientazioni dei comics.
Come hai intuito dal titolo, in questo video tratterò del mondo legato a Venom, personaggio della Marvel Comics, storico antagonista dell’Uomo Ragno e presentato, sia come villain straordinario che come lugubre anti-eroe in più di un’occasione: non parlerò tanto della storia di Venom e dei personaggi a lui associati, quanto dell’ambientazione a cui essi danno forma, che costituisce a conti fatti un mondo autonomo da quello del tessiragnatele, come il film con Tom Hardy del 2018 e il suo sequel del 2021 ci hanno dimostrato.
Che cosa sono i simbionti (specie di Venom)?
I Klyntar, noti principalmente con l’appellativo di Simbionti oppure di “costume nero di Spiderman”, sono una razza di parassiti amorfi dell’universo Marvel, i cui membri più famosi sono Venom, Carnage e Toxin, tutti comprimari delle storie di Spiderman e protagonisti di avventure a sé stanti.
Si tratta di una specie aliena che, per sopravvivere, deve legarsi a un altro ospite vivente e nutrirsi delle endorfine prodotte dal cervello di quest’ultimo: il tipo di legame varia dalla cruda possessione, a un qualche tipo di pacifica collaborazione, fino a una vera e propria sottomissione del simbionte a opera di un ospite dalla ferrea volontà.
I simbionti vennero creati dall’ombra di un dio primordiale, Knull, come arma da opporre ai mitici Celestiali: con il tempo, egli si accorse che costituivano un’ottima risorsa da impiegare nella conquista dei mondi. Egli si pose come punto di riferimento della loro mente alveare, ma alla fine essi si ribellarono rinchiudendolo in un pianeta nella Galassia di Andromeda, chiamato appunto Klyntar (“la gabbia”).
Per rinnegare le proprie origini sanguinarie si proposero come una forza galattica nota come gli Agenti del Cosmo, sostenendo con la simbiosi i guerrieri utili alla loro causa. Una fazione però rimase fedele a Knull.
Una frangia di simbionti si distaccò da questa visione pacifista formando il Symbiote Imperium perpetrando le proprie origini violente, costoro presero l’abitudine di nutrirsi delle endorfine prodotte dal cervello delle loro vittime spaventate a morte.
La sete di sangue di queste creature è stata recentemente annullata con un intervento alla mente alveare dei Klyntar, riportandole per il momento alla loro propensione pacifica.
Il nutrimento del quale i Klyntar hanno bisogno può essere tratto sia mangiando – nel vero senso della parola – il cervello delle loro vittime, che assorbendo le endorfine in maniera indolore; il modo più piacevole è in ogni caso quello di mangiare la cioccolata, in quanto offre delle sostanze in grado di placare la loro fame.
I simbionti sono esseri privi di una forma ben definita e dalla consistenza vischiosa, dotati della capacità di modellarsi creando filamenti o altri generi di estensioni, che però perdono consistenza se separate da essi.
Essi costituiscono una mente alveare e possono comunicare tra loro per contatto fisico oppure telepaticamente per scambiarsi informazioni, nonché di attingere a quelle del proprio ospite.
Il loro legame genetico è talmente forte che un figlio può accedere ai ricordi dei suoi predecessori: nonostante ciò non hanno mai prodotto espressioni artistiche e sociali proprie di una civiltà propriamente detta.
I simbionti sono esseri asessuali che si riproducono attraverso una sorta di uovo, o seme: in genere ogni membro è spinto a generare un solo discendente, e talvolta è costretto a farlo anche contro la propria volontà, poiché vediamo Carnage dare alla luce il simbionte di Toxin non potendo assolutamente trattenersi dal farlo.
Di solito i genitori non provano affetto per i figli, più facilmente è anzi il contrario, come si evince dall’odio viscerale tra Venom e suo figlio Carnage e tra Carnage e suo figlio Toxin: questo può essere dovuto anche al fatto che ogni generazione mostra di essere più forte di quella precedente e ciò metta in pericolo i predecessori.
La riproduzione può essere anche forzata: In vari casi, sulla Terra, delle organizzazioni hanno rimosso da Venom con mezzi artificiali embrioni di simbionte per dare origine a nuove creature.
Queste versioni, dette Venomiti, esercitavano un maggiore controllo sugli umani, e finirono per fondersi in un unico essere noto come Hybrid.
I Klyntar offrono ai propri ospiti forza, resistenza, velocità e riflessi sovrumani in grado di rivaleggiare con quelli dell’Uomo Ragno o di superarli, nel caso di Venom, giungendo a permettere di sollevare dalle 50 alle 100 tonnellate.
Queste creature possono avvertire l’ambiente circostante con sensi superiori a quelli umani, e modellare forma e colore creando vestiario su misura a discrezione dell’ospite. Possiedono doti psichiche di portata non ben definita che consentono loro di comunicare con membri della propria specie e con umani, anche a grande distanza.
La storia di Venom
Venom fu il primo simbionte a essere presentato nell’universo Marvel: ciò avvenne nel corso delle ormai celebri Guerre Segrete, nel corso delle quali un gruppo di eroi e criminali venne trasportato sul remoto pianeta Battleworld per combattere tra loro, su volontà di un essere dai poteri immensi noto come l’Arcano. Sul pianeta si trovava anche un simbionte, scacciato dal proprio popolo perché credeva nella possibilità di convivere pacificamente con il proprio ospite anziché nel depredarlo. Ignorando le sue origini, Spider-Man attivò una macchina per riparare il proprio costume e finì per entrare in contatto con la creatura, dando origine a quello che normalmente conosciamo come “Spider-Man con il costume nero”. Il simbionte potenziava enormemente tutte le doti fisiche di Peter Parker, garantendogli anche la capacità di creare filamenti senza usare i lanciaragnatele.
Venom in origine era un membro della sua razza rifiutato dai suoi simili. Finì per essere catturato dai Kree che decisero di servirsene nell’ambito del proprio esperimento di supersoldato. Si legò quindi a Tel-Kar e combattè al suo fianco contro gli Skrull, ma la sua memoria venne cancellata dal suo ospite.
Giunse poi su un pianeta selvaggio dove si unì a un soggetto che rinverdì la sua natura violenta.
Durante la permanenza sul Battleworld il simbionte si unì brevemente a Deadpool, la cui mente disturbata segnò profondamente la sua psiche. Subito dopo, come detto, si unì a Spider-Man, che non conosceva le sue origini.
Dopo le Guerre Segrete, tornato sulla Terra, Parker scoprì che la creatura accentuava la sua aggressività, e addirittura che lo portava in giro la notte mentre dormiva. Non era l’uomo a indossare il costume, era il costume che indossava l’uomo.
Peter riuscì a liberarsi dell’essere, che finì per unirsi con Eddie Brock, un giornalista che accusava Spider-Man di avergli rovinato la carriera. Brock perse la sua reputazione come fotografo e la sua relazione, e si recò in chiesa con l’idea di uccidersi. Lì entro in contatto con il simbionte appena rifiutato, che si fuse a lui, trasferendogli informazioni su Peter Parker / Uomo Ragno.
Nacque così Venom, la nemesi dell’Arrampicamuri, che in innumerevoli occasioni cercò di uccidere l’Uomo Ragno, del quale conosceva l’identità segreta, ponendosi tuttavia molte volte come anti eroe o come alleato di Spidey per fronteggiare minacce ben peggiori, quali Carnage.
Carnage è il figlio di Venom, un simbionte unitosi al pluriomicida psicopatica Cletus Kasaday: a differenza del padre, che segue una seppur distorta ottica di giustizia e raramente nuoce agli innocenti, quest’ultimo è un feroce assassino addirittura più forte e letale di Venom e decisamente incontrollabile. In questo caso infatti è l’uomo che controlla la creatura, e che la utilizza per avere modo di sfogare i propri istinti perversi.
Una dote eccezionale dei Klyntar è la capacità di “ispirarsi” ai doni genetici dell’ospite per replicarli in quello successivo, come avviene con il senso di ragno e la capacità di aderire alle pareti che vengono riproposte in tutte le versioni successive di Venom.
Questa specie presenta anche delle debolezze. I simbionti soffrono particolarmente le vibrazioni sonore e i fenomeni di calore, celebre è la scena nella quale Peter Parker si libera del simbionte che lo influenzava negativamente esponendosi ai rintocchi di una campana che spezzano il legame tra loro due.
Venom può sopravvivere a tossine, assenza di ossigeno, e ripristinare parti del corpo mancanti: Flash Thompson, il suo ospite che perse le gambe in guerra, torna a camminare quando attiva la fusione con il simbionte, diventando l’Agente Venom.
Nel caso di Eddie Brock, che già si era allenato raggiungendo una forza da atleta olimpico, il simbionte funge da moltiplicatore generando una massa e una potenza muscolare che supera quella superumana di Spider-Man.
Inoltre, per sopravvivere, è capace di tenere sotto controllo il cancro che cresceva in Eddie Brock, e che provocava un aumento della produzione dell’adrenalina della quale era ghiotto.
Nel caso dell’ospite di nome Mac Gargan, il precedente nemico di Spiderman noto come Scorpione che già di suo possedeva una forza superumana frutto di esperimenti genetici, questa viene ancora incrementata superando quella dell’Uomo Ragno e portando a una immensa distrofia muscolare.
Una versione a parte è quella di Anti-Venom, creata dai residui di Venom, che possiede doti curative e che non è senziente rispetto ai membri della speciale.
Venom – Film, serie animate e altre versioni.
Passiamo ora a elencare rapidamente le differenti versioni dei simbionti presenti nell’universo Marvel.
Nel cosiddetto Mangaverso, il simbionte ha un’origine mistica legata a un amuleto.
Nell’universo Ultimate, è un liquido creato in laboratorio dai padri di Eddie Brock e Peter Parker per combattere il cancro: una sostanza basata su DNA umano con il compito di spingere l’organismo a produrre la cura più appropriata al male.
La versione Marvel 2099 ha anche la capacità di secernere sangue e saliva acidi.
Nelle serie animate Spider-Man, Spider-Man Unlimited e The Spectacular Spider-Man le caratteristiche di Venom sono le stesse della versione originale. Nella serie Ultimate Spider-Man e in quelle connesse, è una sorta di “distillato” genetico dell’aggressività di Peter Parker creato dal Doctor Octopus.
Nella serie Spider-Man del 2017 viene presentato come una sostanza di origine aliena rinominata V-252.
Nel film Spider-Man 3 del 2007 giunge sulla Terra a bordo di un meteorite e presenta caratteristiche diverse dalla sua versione classica, in particolare le dimensioni ridotte, un’indole del tutto malefica e l’assenza di dialogo tra Brock e il simbionte.
Il film Venom del 2018 rappresenta abbastanza fedelmente caratteristiche e inclinazioni del simbionte classico, anche se mancano tutti gli accenni a Spider-Man.
Il sequel del 2021 “Venom – La furia di Carnage” vede Eddie Brock/Venom affrontare Cletus Kadasy/Carnage. Questa versione ricorda a grandi linee le origini fumettistiche, anche se Kasady ottiene il simbionte mordendo Eddie, che aveva attirato in carcere in cambio di uno scoop sui suoi delitti.
Qui Kasady è intenzionato a riabbracciare la sua amata Shriek e odia Brock per essere stato respinto da lui come amico. Il simbione Venom definisce Carnage “uno rosso” lasciando intendere che i simbionti rossi abbiano caratteristiche diverse da quelli neri.
Nel finale il simbionte menziona la rete alveare alla quale i Klyntar appartengono e che condivide le loro conoscenze.