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Titus Crow e i Miti di Cthulhu di Brian Lumley

Titus Crow

Ben ritrovati.

Tra i prosecutori del Ciclo di Cthulhu creato dallo scrittore Howard Phillips Lovecraft va ricordato, Brian Lumley con la sua saga di Titus Crow.

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Lumley a inizio carriera fu un corrispondente di August Derleth e scrisse per la Arkham House le raccolte The Caller of the Black (1971) e The Horror at Oakdeene and Others (1977). Le sue storie ispirate a Lovecraft seguono tre filoni rispettivamente ambientate nell’antico continente di Theemd’hdra, nelle Dreamland e quello delle avventure di Titus Crow.

Quest’ultima saga segue le avventure di Titus Crow e del suo amico Henri Laurent De Marigny (figlio del mistico di New Orleans Etienne Laurent De Marigny che appare in “Attraverso i cancelli della chiave d’argento” di Lovecraft e Hoffmann Price) alle prese con le Divinità del Ciclo di Cthulhu (chiamate espressamente in questo modo nei racconti, con tanto di sigla (CCD) ), in particolare Cthulhu e Ithaqua.

Crow è un occultista con qualche vaga rassomiglianza con Sherlock Holmes, per cui De Marigny è un po’ il suo biografo che ne narra le gesta a cui partecipa, come il Dottor Watson.

I due collaborano con la Fondazione Wilmarth, un’organizzazione affiliata alla Miskatonic University che include molti telepati e che si occupa di ostacolare tutte le entità dei Miti di Cthulhu e in particolare il risveglio di Cthulhu stesso. Gli Dei Antichi sono tendenzialmente alleati di Crow, come Kthanid – il “fratello gemello buono” di Cthulhu – e la sua custode Tiana, che ama Titus.

Titus Crow è un occultista, un sensitivo e un agente del bene contro le forze del male di ogni genere. In gioventù collaborò con il Dipartimento di Guerra nel decifrare i codici nazisti. Divenne un’autorità in fatto di libri proibiti e arti occulte. La sua saga conta sei episodi oltre il volume “The Compleat Crow” che racchiude storie separate che concludono il canone.

Lumley segue la suddivisione delle entità del Ciclo introdotta da August Derleth che prevede la forzata attribuzione dei vari mostri agli elementi naturali aria, acqua, vento e fuoco e soprattutto quella che vede – in maniera decisamente dissonante con la visione di Lovecraft – i Grandi Antichi come forze del male e gli Dei Antichi come forze del bene.

Gli Dei Antichi sono entità positive che risiedono a Elysia, nella cintura di Orione, e che hanno confinato in tempi remoti i vari Grandi Antichi in diverse prigioni, come Cthulhu sott’acqua e Hastur nelle Iadi. Essi hanno creato dei sigilli a forma di stelle a cinque punte detti Segni degli Antichi che ostacolano i Grandi Antichi (probabilmente per un qualche blocco genetico o mentale). Viene specificato che la magia dell’ambientazione non è altro che una scienza estremamente avanzata e che quindi i Grandi Antichi in pratica sono in pratica degli alieni molto sviluppati.

Rispetto alle storie di Lovecraft comunque le tinte horror sono estremamente diluite per non dire assenti: l’attenzione si focalizza sulle avventure di Crow e del suo socio e e sull’esposizione in maniera rigorosa di informazioni e classificazioni dei mostri che invece Lovecraft tratteggiava in maniera accennata e contraddittoria, proprio per sottolineare il mistero e l’indeterminatezza riguardo alle loro esistenze. L’avventura “La transizione di Titus Crow” in particolare ha notevoli somiglianze con la serie di fantascienza Doctor Who: il protagonista viaggia nel tempo e nello spazio a bordo di una cabina scientificamente avanzata (l’orologio degli Dei Antichi), visita civiltà aliene sfuggendo a mostri di altri mondi e rinasce in un nuovo corpo.

I protagonisti dei racconti di Lumley non sono minimamente vittime indifese delle tremende forze ai limite della realtà, né periscono o impazziscono come nelle opere di Lovecraft, ma sono uomini e donne coraggiosi che con le loro doti e con l’aiuto di entità benigne riescono ad arginare se non a sconfiggere i Grandi Antichi.

In generale quindi le storie della serie di Titus Crow hanno una impronta prevalentemente avventurosa e quasi per niente horror, sebbene citino ossessivamente elementi creati dallo scrittore di Providence ma allo stesso tempo cerchino costantemente di dare loro ordine e di razionalizzarle.

In particolare viene tradita la tradizionale ottica nichilista e amorale dell’ambientazione lovecraftiana: dove, nelle opere di Lovecraft, le entità in campo sono semplicemente troppo diverse da noi per essere comprese e sulla cui moralità non si può fare altro che sospendere il giudizio, in questa sede i mostri sono avidi conquistatori con chiara impronta malvagia, praticamente un concentrato di cattiveria e di assenza di empatia, benché sembrino ragionare secondo schemi perfettamente umani, al punto che è possibile comunicare con loro e comprenderle perfettamente.

Passiamo dunque a esplorare le storie che compongono la saga di Titus Crow. Allerta spoiler!

Gli scavatori sotterranei (“The Burrowers Beneath”)

Coalville è una località interessata da terremoti che stranamente seguono una traiettoria lineare. Titus Crow viene a sapere di certi tunnel le cui pareti sono ornate da rappresentazioni di enormi vermi tentacolati simili a piovre senza testa e associate a litanie non umane che menzionano “Gharne”. In queste cavità sono state sottratte delle grosse perle e tali avvenimenti sono affiancati da morti misteriosi in alcuni sanatori.

Sir Amery Smith è un esploratore tempo addietro partito per l’Africa in cerca di resti di presunti antenati degli esseri umani: la sua spedizione venne annientata e lui non seppe dare spiegazioni convincenti. Tornò da solo in stato di delirio menzionando qualcosa chiamato Shudde M’ell che intende risvegliare il Grande Cthulhu.

Suo nipote Paul Wendy Smith andò a trovarlo e lo trovò in possesso di strane perle biancastre e intento a pronunciare blasfeme evocazioni. In seguito Sir Amery scomparve.

Nel suo resoconto si legge di come abbia trovato l’antichissima città di Gharne, menzionata dei Frammenti di Gharne, e che le sfere sono uova degli scavatori del profondo noti come Cthoniani, il cui più grande esponente è Shudde M’ell.

Gli Cthoniani producono pochissimi figli e perciò intendono a tutti i costi recuperare le loro uova, aggredendo le località nelle quali si trovano coloro che ne sono in possesso. Il loro scopo ultimo è quello di destare il Grande Cthulhu da loro adorato.

Crow e De Marigny, in possesso di alcune uova si rifugiano nella loro casa galleggiante contando sul fatto che l’acqua è veleno per queste creature. Essi però inviano una manifestazione di Sir Amery, la cui mente è stata mantenuta viva per captare da essa preziose informazioni sull’energia atomica.

Crow incontra il suo corrispondente, Wingate Peaslee (figlio del Nathaniel Peaslee di “L’ombra venuta dal tempo”) il quale è a capo della Fondazione Wilmarth. Questi vuole arruolarli nel “Progetto Gran Bretagna” che ha lo scopo di annientare gli Cthoniani nel Regno Unito.

I mostri sono consapevoli del pericolo che l’organizzazione rappresenta e hanno già cercato di infiltrare delle persone da loro controllate mentelmente come spie.

L’operazione prevede di annegare le gallerie dei mostri per affogarli e di bombardare i loro nidi in Algeria con ordigni atomici. Le femmine della specie attorno alle isole britanniche vengono così annientate e Shudde M’ell sparisce tra la lava del sottosuolo.

L’ira di Cthulhu si manifesta portando alla morte di individui sensibili e facendo eruttare vari vulcani contemporaneamente.

La transizione di Titus Crow (“The transition of Titus Crow”)

1969. Crow e De Marigny vengono attaccati dagli elementali dell’aria di Ithaqua e sono costretti a fuggire entrando nell’orologio da parete (quello nel quale Randolph Carter era sparito nel finale di “Attraverso le porte della chiave d’argento”), che in pratica è una macchina dello spazio-tempo creata dagli Dei Antichi.

De Marigny ricompare sulla Terra nel 1980 senza essere invecchiato affatto. Incontra un invecchiato professor Peaslee che gli spiega i progressi raggiunti dalla Fondazione Wilmarth.

Investigando sui fondali marini l’organizzazione ha rintracciato la base da cui si era distaccata R’lyeh in “Il richiamo di Cthulhu” e ha trovato molti esemplari di shoggoth marini e di Progenie di Cthulhu sparsi per l’oceano. Inoltre sono stati ritrovati vari siti oggetto di attività nelle ere antiche, come quello presso il Vallo di Adriano, e ci sono informazioni su un qualcosa che “Yegg-Ha serve”.

Come se non bastasse, il Grande Cthulhu ha intenzione di tornare in vita partorito dalla sua stessa figlia, Cthylla.

De Marigny ha un legame psichico con Crow e scopre che questi è disperso nello spazio-tempo a bordo dell’orologio, venendo inseguito da Ithaqua. Madre Ellen Quarry, una medium amica di Titus, lo aiuta a richiamarlo psichicamente in questa epoca, superando l’opposizione dei Grandi Antichi.

Crow infine riappare narrando le incredibili avventure nello spazio e nel tempo che ha vissuto: incredibilmente, è più giovane, la sua telepatia è più potente e il suo cuore non batte più!

Fuggendo da un mondo e un’epoca all’altra si è ritrovato nella preistoria della Terra, dove è dovuto sopravvivere ai terribili dinosauri, e poi in un grigio mondo nel quale il suo unico abitante robot lo ha ricostruito in forma di robot per farlo sopravvivere. Sopravvissuto all’inseguimento dei Segugi di Tindalos, giunge presso il Vallo di Adriano nel 125 D.C., dove viene scambiato da un senatore romano per il suo defunto figlio tornato dai morti.

Inizialmente non può andarsene perché il suo orologio gli è stato sottratto, ma a un certo punto la sua mente viene portata via dalla Grande Razza di Yith. Gli alieni lo scambiano per un benvoluto degli Dei Antichi e lo riportano al punto di partenza.

Viaggia quindi di mondo in mondo, come nelle Iadi dove sfugge per un soffio a Hastur e nientemeno che a Yog-Sothoth.

Infine giunge su Elysia, il mondo paradisiaco degli Dei Antichi, convocato da Kthanid – il gemello buono di Cthulhu – e dalla sua sacerdotessa Tiania (originaria della remota Mu), che si innamora di lui. Qui apprende che i Grandi Antichi sono una frangia degli Dei Antichi declinata nella follia o nella malvagità che i loro simili hanno sigillato per arginare il male da loro sprigionato, e che lui e altri sono dei Prescelti in quanto discendono dagli Dei Esterni unitisi con donne umane.

Poco tempo dopo essere tornato sulla Terra, Crow riparte, lasciando detto al suo amico che Kthanid gli ha riferito che “c’è qualcosa di grande nell’aria”, e in seguito anche il suo compagno se ne va.

Nel frattempo l’ira di Cthulhu non si fa attendere. La Wilmarth Foundation ha bombardato Cthylla nelle profondità oceaniche, attraverso la quale suo padre programmava di rinascere. Il Grande Antico quindi scatena una serie di tempeste che abbattono la Miskatonic University e annegano Arkham e Innsmouth. Crow e De Marigny, che hanno lasciato la Terra senza aiutare i loro simili, vengono visti come dei traditori, ma presto o tardi torneranno…

L’orologio dei sogni (“The clock of dreams”)

Henri viene convocato in sogno su Elysia da Kthanid, il quale lo informa che Titus Crow e Tiania sono scomparsi nelle Terre del Sogno della Terra, che sono inaccessibili per quelli come lui. Sospettando che siano prigionieri e in pericolo, lo incarica di recarvisi per salvarli.
Attraverso i sogni Henri entra nelle Dreamland visitando i luoghi già presentati nel Ciclo dei Sogni di Randolph Carter. Henri appunto è figlio di un altro grande sognatore, Etienne Laurent de Marigny, che è consigliere di Carter, e quindi sembra adatto al compito.

De Marigny libera Crow, il quale finisce in una caverna del monte Ngranek e affronta Il Guardiano della Gabbia, un tempo uno stregone terrestre che ora è stato reso un mostro per servire i Grandi Antichi, e in questo modo riesce a recuperare Tiania.

I due si recano a bordo dell’orologio verso la città di Dylath-Leen dove trovano Randolph Carter, il re della città, mentre Etienne se ne è andato tempo prima.

Tra le armate della città e gli uomini di Leng capeggiati da Nyarlathotep scoppia la guerrra: al culmine della battaglia finale Crow fronteggia la presenza di tutto il pantheon del Ciclo di Cthulhu,  ma per fortuna l’apparizione di Kthanid riesce a scacciarli.

Per ora, il male che attanaglia le Dreamland è stato arginato…

Ithaqua, il mostro (Spawn of the Winds)

1966. La Fondazione Wilmarth recluta un texano di nome Hank Silberhuitte, il quale è in grado di recepire i messaggi che trasmettono le tremende divinità. Egli aveva perso un cugino nelle gelide lande del Canada in circostanze misteriose, coincidenti con un ciclo quinquennale di festività tenute da eschimesi e indiani del luogo.

Il professor Wingate Peaslee lo incarica quindi di indagare su Ithaqua, l’entità probabilmente coinvolta, e questi decide di esplorare per via aerea le regioni del Circolo Polare Articolo nella speranza di recepire la presenza di “Colui che cammina sul vento”, anche perché tra i nativi circola la sensazione che stia per avversarsi un certo “grande avvento”.

In Messico Hank conosce Juanita Avarez, la quale riesce a comunicare ementalmente soltanto con lui, e alla quale trasmette psichicamente gli eventi del romanzo.

Il 22 gennaio, l’aereo di Hank sparisce mentre è in volo sopra le Mackenzie Mountains, e Juanita recepisce il suo messaggio mentale. La Cosa delle nevi in persona sotto forma di una colonna nera avvinghia l’aereo conducendo gli occupanti sul suo mondo gelato, Borea. Tra essi vi è anche sua sorella Tracy. Il mostro però viene allontanato da una pietra a forma di stella in possesso di Hank proveniente dai laboratori della Miskatonic University.

Hank, Tracy, Simmy Franklin e Paul Whitey si organizzano per sopravvivere in quel mondo gelido, sormontato da tre lune ghiacciate. I pericoli non si fanno attendere, siccome i terrestri vengono attaccati da branchi di orsi, lupi e di loro simili provenienti dalla Terra e ora devoti seguaci di Ithaqua. Il loro sacerdote vuole rapire Stacy per donarla come sposa a Ithaqua, ma l’aggressione sfuma grazie anche all’intervento del popolo dell’altopiano nemico del Grande Antico, con il quale riescono a comunicare siccome uno dei passeggeri ha ascendenze eschimesi in comune con il popolo, discendenti di individui da secoli rapiti da Ithaqua e portati lì.

Il popolo dell’altopiano è guidato dalla donna dei venti, Armandra, la quale altri non è che la figlia umana di Ithaqua, che condivide con il genitore alcuni tratti inumani (come i piedi in origine palmati) e la capacità di evocare e cavalcare i venti. Tra lei e Hank si sviluppa un sentimento di amore che lo spinge a sfidare e a sconfiggere il generale rivale spasimante, Northan.

Questi, ferito nell’orgoglio, tradisce i suoi compagni e passa dalla parte dei fedeli di Ithaqua. Le forze dall’altopiano quindi devono ingaggiare una feroce battaglia contro i figli del vento, con Ithaqua blandamente tenuto a bada soltanto dalle stelle a cinque punte raccolte nella grotta nella quale era stato sigillato a lungo dagli Dei Antichi

Armandra e Ithaqua ingaggiano una dura battaglia meteorologica che viene vinta dalla sacerdotessa grazie all’aiuto di Hank, che scaglia contro l’occhio del mostro una lancia con infissa la stella a sette punte.

Hank e Armandra possono così vivere la storia d’amore, ma Ithaqua non intende darsi per vinto: scopre il contatto che il suo nemico ha con Juanita Alvarez, e tempo dopo questa viene trovata morta per incidente stradale provocato da uno strano colpo di vento…

Sulle lune di Borea (“In the Moons of Borea”)

Hank Silberhuitte è il signore della guerra di Borea dopo avere sconfitto tre anni prima le truppe dell’altopiano e scacciato Ithaqua, e ha un figlio con Armandra.

Henry De Marigny giunge su Borea al suo cospetto poco prima del ritorno di Ithaqua, ancora intenzionato a portare via con sé sua figlia: questi viene scacciato ma non prima di avere fatto allontanare l’orologio. Hank e Henry vengono trasferiti su Numinos, la luna di Borea, che scoprono essere abitata da comunità di vichinghi. Nei secoli precedenti Ithaqua ha rapito periodicamente vichinghi dalla Terra e creato un ecosistema per sostenerli, in modo da poter prendere con sé le loro figlie e alleviare la sua solitudine nei viaggi interstellari.

Il duo si sposta su un’altra luna, Drumos dove devono affrontare i preti di ghiaccio fedeli a Ithaqua, degli uomini preistorici terrestri evolutisi in forma non umana che possiedono vari poteri psichici. Si tratta in realtà di un piano di Ithaqua per fare sì che vengano raggiunti da Armandra, in modo da poterla rapire. I due eroi riescono a scacciare il mostro, così Hank può tornare alla sua vita felice affiancato da Henri, che ha trovato a sua volta l’amore.

Elysia: L’avvento di Cthulhu (“Elysia: The Coming of Cthulhu””)

Kthanid comunica a Titus Crow che gli astri stanno per allinearsi, il che porterà alla liberazione di Cthulhu e dei Grandi Antichi sigillati. Henri viene incaricato di dirigersi nel conteniente del passato Theem’hdra per chiedere aiuto al mago Exior K’mool. Nelle Dreamland ha modo di confrontarsi nientemeno che con Nyarlathtotep che riesce a scacciare grazie alle difese dell’orologio.

Nel corso delle sue avventure si allea con David Allenby Hero e il viaggiatore Eldin, con la principessa Zura di Zura e con il re Kuranes per tenere testa alle truppe di Leng.

Una volta contattato il mago Exior K’mool nel passato gli eroi ottengono il suo aiuto per raggiungere il mondo alieno del robotico Curatore, il quale è in grado di fare loro raggiungere Elysia.

Una volta giunti sul posto con l’orologio spazio-temporale scoprono che il mondo è stato distrutto dai Grandi Antichi con Cthulhu alla loro testa. Il sognatore infatti ha avuto milioni di anni di tempo per calcolare le opportune circostanze astrali per il suo risveglio e ha approfittato di due figli dementi di Azathoth (Azatha e Azathe) per fare avverare le giuste condizioni cosmiche.

Tuttavia il successo di Cthulhu è di breve durata: Crow lo informa che un terzo figlio di Azathoth creduto morto, Azathu, era sigillato dentro il pianeta Elysia, e facendolo esplodere spazzano letteralmente via il mondo con coloro che ci sono sopra.

Il gruppo di umani fugge prontamente con l’orologio e Crow conferma che i Grandi Antichi non possono morire, ma che ora passeranno miliardi di anni a rigenerare i danni mentali che questa vicenda ha avuto su di loro. E la pace è finalmente scesa sulla Terra e sugli altri mondi della galassia…

The Compleat Crow

“The Compleat Crow” è una raccolta di storie brevi con protagonista Titus Crow o che comunque completano le sue avventure. La più lovecraftiana è anche quella meno attinente al ciclo: “Lo specchio di Nitocris”, dove un esploratore fa una brutta fine a causa del tremendo specchio appartenuto alla blasfema regina d’Egitto. “La pietra del vichingo” è una storia più convenzionale legata a una maledizione che ricade su chi possiede un’antica pietra vichinga maledetta.
“L’orologio di De Marigny” mostra la presa di coscienza da parte dei due protagonisti che l’orologio da parete è in realtà una macchina spazio temporale.

Le rimanenti storie vedono in genere Titus Crow alle prese con occultisti pazzi, individui in possesso di antichi reperti blasfemi oppure sono legate al Cthäat Aquadingen, un blasfemo libri di incantesimi. Una entità blasfema di Lumley talvolta menzionata è Yibb-Tstll, un mostro tentacolato il cui sangue, detto Il Nero, è un’arma dalla forma di fiocchi di neve neri con conseguenze fatali per le persone.

E con questo è tutto. Lasciami un commento, noi ci vediamo alla prossima.

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