Kingsport e il Vecchio Terribile di Lovecraft spiegati

Kingsport e il Vecchio Terribile di Lovecraft spiegati

Ben ritrovati a un nuovo approfondimento sul ciclo di Cthulhu creato da Howard Phillips Lovecraft.

Oggi parleremo di uno dei luoghi più caratteristici della produzione lovecraftiana: l’arcaica città di Kingsport.

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Kingsport spiegata

Kingsport è una antichissima città di mare immaginaria che costituisce una delle più famose località del “Lovecraft country” assieme ad Arkham, Dunwich e Innsmouth.

Il nome è una fusione dei nomi di due città realmente esistenti, Kingstown e Newport ed è ispirata a Marblehead, cittadina vicino Salem. Lovecraft la visitò nel 1922 e nel 1929 scrisse della propria esperienza e delle emozioni che gli suscitava.

La città appare per la prima volta nel racconto Il vecchio terribile del 1921.
Kingsport si trova a sud-est di Arkham, dove è situata la reale Marblehead. Secondo Will Murray, è adiacente a Innsmouth, anche se la sua posizione sembra variare a seconda delle esigenze narrative di Lovecraft di ogni storia.
Secondo altri scrittori venne fondata nel 1693 da coloni provenienti dall’Inghilterra e dalle Isole del Canale. Ben presto divenne un apprezzato porto di mare. Durante la guerra d’indipendenza americana il porto venne ostacolato dai Britannici. Nel diciannovesimo secolo la pesca costituiva la principale fonte di entrate mentre nel ventesimo secolo l’attività principale divenne il turismo.

La cittadina appare nelle storie di Lovecraft “Il vecchio terribile”, “La ricorrenza” e “La casa lassù nella nebbia”. Viene nominata in “La maschera di Innsmouth”, “La chiave d’argento”, “Attraverso le porte della chiave d’argento”, “La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath”, “Il caso di Charles Dexter Ward”, “La cosa sulla soglia”.

Dai racconti apprendiamo che Kingsport è una città nevosa ricca di abbaini, campanili, tetti sporgenti, antiche guglie, piccoli ponti, salici e cimiteri, e che si affaccia sulle scogliere. Al centro di una rete fatta di ripide stradine si erge la chiesa e mucchi di case coloniali rivolte a ogni direzione. Presenta un antico cimitero presso l’ospedale congregazionista a Central Hill oltre a varie gallerie e cavità.

Gli abitanti conoscono bene le scogliere, che hanno ribattezzato “Padre Nettuno” e “Strada in salita”. La città è connaturata da una carica di segreti antichissimi che risalgono probabilmente a prima dell’uomo e che tenacemente vengono portati avanti dagli abitanti ancorati alle loro primigenie tradizioni.

Per quanto la cittadina dovrebbe essere moderna, con tanto di energia elettrica e tram, in occasione della festa di Yule sembra subire una sorta di deformazione temporale, e il visitatore la vede nella sua veste antica. Tra le sue vie principali si contano Harbor street, Green Lane, Ship Street, Circle Street e Main Street.

In “La Maschera di Innsmouth” il narratore che si avvicina alla città nota che si scorge in lontananza, alla fine del promontorio di Kingsport, la casa avvolta tra le nebbie protagonista dell’omonimo racconto. Viene detto che nel diciannovesimo secolo un gruppo di pescatori di Kingsport si diresse a Innsmouth alla ricerca di consistenti banchi di pesci ma non fece mai ritorno.

In “Il caso di Charles Dexter Ward” il signor Merrit menziona gli strani riti di Kingsport di cui ha sentito parlare. In “La cosa sulla soglia”, la giovane Asenath Waite ha frequentato la Hall School di Kingsport. 

Randolph Carter, il più celebre alter ego di Lovecraft, è nato e cresciuto a Kingsport.
In “La ricerca onirica dello sconosciuto KadathNyarlathotep esprime apprezzamento per l’architettura antidiluviana e le meravigliose scogliere.
E, se lo dice lui, devono essere belle davvero.
In “La chiave d’argento” Randolph Carter torna indietro nel 1880 e realizza che la vecchia chiesa è stata abbattuta per fare spazio all’ospedale congregazionale.

La gente di Kingsport era già antica ai tempi della colonizzazione del territorio, 300 anni prima. Proveniva dal sud e parlava un’altra lingua prima di apprendere quella dei marinai dagli occhi azzurri. Caratteristica che li contraddistingueva erano gli strani e oscuri riti che praticavano.

La ricorrenza

In “La ricorrenza” (The festival) il narratore viene richiamato a Kingsport dai suoi padri per il giorno di Yuletide, cioè Natale.

Kingsport in tempi antichissimi teneva una misteriosa cerimonia. Gli abitanti furono costretti a cessare di celebrarla ufficialmente ma imposero ai loro figli di tenere la tradizione viva almeno una volta ogni secolo.

Nemmeno la famiglia del protagonista è esente da tali lugubri origini, sappiamo che nel 1692 certi suoi antenati vennero impiccati per stregoneria.

Nessuno è presente in strada e Kingsport appare come una città spettrale. Il narratore si reca nella sua antica casa in Green Lane, e viene accolto da un vecchio, muto e dalla faccia banale.

Troppo banale, perché risulta ben presto che la faccia è in realtà una maschera e che la pelle somiglia a cera.

Nella casa dal tetto spiovente, stile diciassettesimo secolo, trova vari libri occulti e nientemeno che una copia latina del tremendo Necronomicon, che lo turba profondamente. Cerca di rilassarsi leggendo, mentre una strana donna in casa continua a filare, e avverte come un rumore di qualcuno o qualcosa che apre la finestra.

Alle 11 i tre si avviano verso la chiesa con gli altri cittadini incappucciati, e l’uomo nota sgomento che nessuno di loro sembra lasciare ombre sulla neve. La comitiva si avvia per una discesa nelle cavità sepolcrali in calcestruzzo e roccia. Scendendo fino a un lago sotterraneo, i celebranti iniziano a onorare una sorta di fuoco verde gelido. Alla cerimonia partecipa un flautista amorfo e il narratore sente strani rumori di ali che non riesce a individuare.

Il suo accompagnatore mostra agli altri il Necronomicon. A un certo punto giunge una serie di esseri ibridi alati indescrivibili dai piedi palmati e le ali membranose. Gli officianti salgono a bordo di essi e si addentrano nelle cavità oscure.

Il vecchio gli scrive con grafia arcaica di essere l’unico rappresentante dei suoi pari e che lo stava aspettando. Per dimostrarlo gli mostra un orologio della famiglia, ma il narratore sa che quello era stato sepolto con un suo antenato nel 1698.

PIù lo guarda e più il protagonista è certo che la sua faccia sia una maschera. Per non dover salire a bordo di quelle orribili bestie si getta in un fiume sotterraneo.

Rinviene all’ospedale dopo essere stato trovato aggrappato a un palo del porto di Kingsport.
Stando alle sue impronte sulla neve, gli altri credono che si sia sbagliato e che abbia percorso l’altro versante della collina. Quando guarda di nuovo Kingsport nota che non è affatto antica come l’aveva vista lui.

Con l’intercessione dei medici dell’ospedale di Arkham riesce a ottenere la copia del Necronomicon della Miskatonic University, nella quale ritrova lo stesso capitolo che ha letto in quella casa che stando ai dottori non può avere visitato.
Nel libro, trova un paragrafo che accenna al fatto che le anime dei corrotti non vogliono separarsi dai cadaveri ma restano a istruire e ingrassare i vermi della terra, finché dalla corruzione non nascono orrida vita e piaghe mostruose. Grandi caverne nascono dove dovrebbero bastare i pori della terra, e cose che dovrebbero strisciare hanno imparato a reggersi in piedi.

Curiosità. Le creature alate che appaiono nella storia sono state a posteriori identificate come byakhees, anche se nel racconto non c’è alcun riferimento a ciò. 
La generica fiamma verde adorata dagli abitanti di Kingsport nel Malleus Monstrorum, supplemento del gdr Il richiamo di Cthulhu, viene chiamata Tulzscha.

La casa lassù nella nebbia

In “La casa lassù nella nebbia” si racconta che esiste una casetta grigia sulla costa settentrionale di Kingsport, che è un tutt’uno con la nebbia. Si racconta un giorno un fulmine scaturì dal basso verso l’alto raggiungendo le vette del cielo.

Lo studioso Thomas Holny si mette in testa di scalare la scogliera per giungere alla casa antichissima. Arrivato in cima trova una casa in stile settecentesco sigillata, e la esplora tutta a eccezione del lato rivolto verso l’oceano.

Inaspettatamente sente il pesante portone aprirsi dall’interno e qualcuno gli da il benvenuto.

L’uomo barbuto nella casa, giovane ma dall’aria antica, gli narra di antiche leggende di Atlantide e dei miti primordiali, accennando con terrore agli Altri Dei e al caos primigenio.

Dalle finestre scorge una figura nega e indagatrice, e l’uomo con la barba non osa aprire all’entità che bussa alla sua porta.

A un certo punto l’uomo con la barba apre la soglia e il professore viene trascinato in un mondo di prodigi mitici, al cospetto di Nettuno, delle Nereidi e di Nodens il signore dell’abisso.

Holny – asciutto, sebbene piovesse – torna a Kingsport e non racconta a nessuno della vicenda se non al Vecchio Terribile. Questi crede che il suo spirito sia rimasto tra i misteri insondabili dei quali è stato partecipe. La casa rimane arroccata in cima alla scogliera, con i balli e i canti che si fanno sempre più sfrenati e la nebbia che continua a salire indisturbata…

Il Vecchio Terribile spiegato

Il Vecchio Terribile  – chiamato in alcune fonti “capitan Richard Holt” – compare nel racconto “Il Terribile Vecchio” nel 1920 e in “La casa misteriosa lassù nella nebbia”.

Chi è il Vecchio Terribile?

Una fonte per la sua creazione potrebbe essere John Dimond di Marblehead, un capitano di nave che, ormai in ritiro, acquisì fama di sensitivo e veggente. Nato nella cittadina marittima nel 1641, risiedette ai piedi di Burial Hill (che Lovecraft nomina come Burying Hill), sulla quale si trovava il cimitero della comunità, nella già citata dimora chiamata Old Brig, eretta intorno al 1710 e tuttora esistente. Sebbene in una lettera a Smith Lovecraft lo qualifichi come uno stregone, egli era benvoluto dagli altri abitanti del luogo poiché spesso si era prestato ad aiutarli a trovare oggetti smarriti ed a scoprire gli autori di crimini irrisolti. Pare che in una circostanza abbia scalato Burial Hill durante una tempesta per prestare soccorso a un’imbarcazione al largo, ingovernabile a causa dei marosi, urlando letteralmente istruzioni ai marinai per aiutarli a riguadagnare il controllo del vascello. Apparentemente, secondo il folklore locale, Dimond sarebbe riuscito a farsi udire dai marinai a parecchie miglia di distanza, dando così un sapore soprannaturale all’avvenimento. 

Egli potrebbe aver ispirato la figura del Vecchio Terribile dell’omonimo racconto del 1920: questo misterioso personaggio risiedeva infatti a Kingsport, che era la controparte lovecraftiana di Marblehead, e come Dimond era un marinaio in ritiro, la cui figura era oggetto di morbose e cupe dicerie.

A Kingsport nessuno ricorda più il vero nome del Terribile Vecchio, un uomo oltremodo anziano, con la barba bianca e decrepito.

Si dice che egli fu tanto tempo fa – nessuno sa quanto – capitano di un veliero mercantile nelle Indie orientali. Secondo certe fonti ha visitato il lontano oriente ed è entrato in contatto in Ungheria con la Pietra Nera.

Possiede nella sua casa di Water Street una collezione di pietre inquietanti che fa pensare agli idoli delle terre orientali. Tiene anche una collezione di bottiglie di vetro al cui interno vi sono dei pezzi di piombo sorretti da un filo a mo’ di pendolo, che ha la strana abitudine di chiamare con nomi marinareschi come fossero persone vere che ha conosciuto. Questo singolare individuo è molto mal visto dai cani, non ha un conto in banca e paga con monete d’oro spagnole coniate secoli prima.

Il vecchio ha fama di essere ricchissimo, di non amare i visitatori e di avere nel suo cottage un tesoro e ciò spinge tre malfattori a tentare di derubarlo. Quello rimasto a fare il palo, che si aspetta un lavoro rapido e pulito, si trova inaspettatamente di fronte al vecchio, e mentre si chiede che fine abbiano fatto i suoi due colleghi, nota che il marinaio ha degli inquietanti occhi gialli.

Successivamente, la marea riporta a riva tre corpi maciullati apparentemente da scimitarre e da calci di stivali. E il vecchio, ancora una volta, rimane a prendersi cura delle sue bottiglie…

In “La casa misteriosa lassù nella nebbia” il Vecchio Terribile afferma che l’uomo che vive nella casa misteriosa era già lì ai tempi di suo nonno, confermandone l’origine antichissima, probabilmente risalente ai tempi dei primi coloni. In questa veste appare un po’ più benevolo e informa il protagonista di alcune dicerie relative alla strana casa a picco sulla scogliera.

Nella cultura popolare

Kingsport viene menzionata nella storia breve di Robert Bloch “Quaderno trovato in una casa deserta”.

Viene menzionata nella trilogia “Illuminatus!” di Robert Shea e Anton Wilson e appare in “An evil guest” di Gene Wolfe.
La storia di Ramsey Campbell “The Church in High Street” doveva essere ambientata a Kingsport ma August Derleth lo persuase a collocarla a Temphill, in Inghilterra.

Kingsport appare in tutte le trasposizioni a fumetti de “La ricorrenza” e “Il vecchio terribile”,  come nella riduzione a fumetti a opera di Roy Thomas e Barry Windsor Smith della storia “Il vecchio terribile.

Appare in molti giochi da carte e da tavola, legati in particolare a “La ricorrenza” come: Arkham Horor, Pandemic: Reign of Cthulhu. Nel videogioco Fallout 4 c’è una location chiamata Kingsport Lighthouse.

Kingsport appare nel librogame “Necronomicon Gamebook: Dagon” che riprende fedelmente gli eventi di La ricorrenza.

Kingsport appare nel videogame punta e clicca “The terrible Old Man.

Kingsport appare nel film con la plastilina The festival, della Toei Animation.
Nel programma TV Endeavour si menziona Kingsport come la città da cui proviene una coppia di americani.

Il Terribile Vecchio compare nell’adattamento a fumetto di Roy Thomas in “The tower of Shadows” edito dalla Marvel Comics.

Il racconto è stato adattato in una avventura punta e clicca del 2015 dalla Cloack and Dagger Games. La vicenda segue la pianifica della rapina dal punto di vista di Joe Czanek fino al finale narrato con le parole del racconto.

Nella miniserie a fumetti  “Providence” Increase Orne è l’equivalente del Vecchio Terribile.

Nel romanzo “La terra degli incubi” di Giovani Eccher  le indagini del giovane Howard Lovecraft e dei suoi amici coinvolgono il misterioso Vecchio Terribile che risiede a Providence.

E con questo credo di avere riepilogato tutto quello che c’è da sapere su l’oscura città di Kingsport. Lasciami un commento, noi ci vediamo alla prossima.

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